Carbossiterapia
Come funziona la carbossiterapia?
La terapia con anidride carbonica (carbossiterapia) viene utilizzata per trattare una serie di condizioni iniettando il gas direttamente nella pelle o nei tessuti sottocutanei.
Questi sono alcune delle patologie dove è possibile applicare la carbossiterapia:
- cellulite,
- lassità cutanea
- gonfiore
- adiposità localizzate
- smagliature
- ulcere
- psoriasi
- alopecia
Tutti i disturbi caratterizzati da una ridotta microcircolazione traggono beneficio dalla carbossiterapia, in cui la CO2 è in grado di abbassare l’affinità dell’emoglobina per l’ossigeno e quindi di aumentare il flusso sanguigno. L’aumento del flusso sanguigno e dell’apporto di ossigeno al tessuto adiposo causato dalla CO2 riduce, ad esempio, la pesantezza, l’edema e il dolore alle gambe nei pazienti affetti da cellulite. È stato dimostrato che questa tecnica riduce l’obesità localizzata liberando le cellule adipose o aumentando l’attività metabolica lipolitica locale.
In cosa consiste il trattamento di carbossiterapia?
Il medico determina la velocità di fuoriuscita del gas, a seconda dell’area da trattare e della condizione da trattare, utilizzando aghi molto sottili per iniettare il gas a livello sottocutaneo. Il gas viene iniettato nel tessuto sottocutaneo con siringhe sterili e monouso.
I pazienti possono riprendere le loro attività abituali subito dopo le sedute di 15-20 minuti. La terapia viene erogata in 2-6 sedute o in 15-20 sedute. Il numero ottimale di sedute, così come la loro durata, dipende sia dalla natura del problema che dalla risposta del paziente alla stessa terapia di carbossiterapia. Ad esempio, i cicli di trattamento di 10 settimane sono di solito la norma, anche se il protocollo è determinato dal medico e quindi varia a seconda delle condizioni del paziente.

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