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Scoliosi

Che cos’è la scoliosi e come si differenzia dall’atteggiamento scoliotico?

La scoliosi è una patologia idiopatica (cioè di cui non si conoscono ancora le cause) che si sviluppa in età adolescenziale. Le prime manifestazioni si riscontrano nelle femmine in concomitanza con le prime mestruazioni e nei maschi in concomitanza con il cambio del timbro di voce. Essa colpisce circa il 3% dei ragazzi.

Consiste in una deviazione laterale della colonna vertebrale, associata alla rotazione delle vertebre interessate, e può determinare a livello dorsale il cosiddetto gibbo costale (volgarmente chiamato gobba).

L’atteggiamento scoliotico, che non va considerato come una vera e propria patologia, è un atteggiamento posturale scorretto che l’adolescente mantiene durante la giornata. Rispetto alla scoliosi, rappresenta sicuramente una problematica di più facile risoluzione .

 

La diagnosi

Diagnosticare la scoliosi non è facile perché questa patologia non provoca dolori né sintomi particolari, se non la malformazione della colonna vertebrale che, spesso, i ragazzi tendono a nascondere .

Quando ci si accorge del problema, a volte, la patologia è in fase avanzata e quindi impegnativa da affrontare.

La diagnosi viene effettuata da un ortopedico o da un fisiatra che, oltre all’osservazione clinica del paziente adolescente, esegue vari test, tra cui il fondamentale test di Adams, che consiste nel far piegare il paziente in avanti, cercando di individuare la presenza del gibbo tipico degli scoliotici.

I campanelli d’allarme che devono essere presi in considerazione sono diversi:

l’ asimmetria delle spalle;

l’eccessiva sporgenza delle costole;

la presenza di un’asimmetria dei capezzoli o della parte laterale dei fianchi.

Come viene trattata la scoliosi?

Viene effettuata una visita da un ortopedico che può consigliare l’adozione di corsetti correttivi (nei casi di scoliosi avanzata) e l’inizio di un percorso di rieducazione fisioterapica posturale.

 Presa coscienza dei disallineamenti corporei da parte del paziente, , occorrerà intervenire sul potenziamento delle catene muscolari deficitarie, sull’elasticizzazione dei gruppi muscolari retratti e sull’esecuzione di esercizi allo specchio per migliorare la postura, da mantenere durante tutta la giornata.

La riabilitazione può durare vari mesi. I primi mesi sono i più importanti per creare le fondamenta  di questo percorso mentre quelli seguenti fungono da controllo e monitoraggio della patologia. È importante diagnosticare e trattare la scoliosi in tempo utile perché una volta terminato il processo di crescita del ragazzo, diventa impossibile intervenire e correggere la malformazione.

La pratica di vari sport come la corsa, il basket, il calcio, le arti marziali è consigliata; tuttavia, questi ultimi non possono essere considerati sostitutivi della terapia specifica.

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